Visitare l’Oasi Valle della Caccia di Senerchia, in Irpinia, è un’imperdibile esperienza sensoriale. Il percorso naturalistico risale dolcemente lungo le rive del torrente Acquabianca, tra sentieri ombreggiati e ponticelli in legno, attraverso una splendido bosco di faggi, betulle e querce.
Passo dopo passo, l’incanto cresce progressivamente guidato dal suono costante e mutevole dell’acqua, un suono che esplode fragorosamente quando giungi alla meta finale dell’escursione: una bellissima cascata, incastonata in una spaccatura del monte, che cade potente levigando la roccia.
La natura calcarea dell’area conferisce il caratteristico colore bianco al torrente e alle sue rive. Il bianco dei sassi e della sabbia esalta le mille sfumature di verde, i colori vivaci delle orchidee e dei lilium, i riflessi dell’acqua cristallina e la luce filtrante fra i rami, sui quali cantano merli acquaiuoli e usignoli di fiume.
Sei immerso in un’atmosfera magica che diventa quasi surreale nei pressi della “grotta del muschio”, frutto di una concrezione calcarea che si apre su una parete di roccia. Dalle sommità della parete cadono mille rivoli d’acqua che alimentano larghi strati di muschio. Le gocce che scendono copiosamente sembrano originate dalle radici degli alberi sovrastanti e danno vita a suggestivi giochi cromatici.
Poco prima della grotta, in una delle 5 aree di sosta dell’oasi, è d’obbligo una bevuta alle sorgenti, una piccola e insolita gioia per chi è abituato a bere unicamente acqua imbottigliata.
L’Oasi Valle delle Caccia di Senerchia è un luogo perfetto per rilassarsi, meditare e recuperare il contatto diretto con la forza e la purezza della natura. Il percorso natura è facile, con poca pendenza, adatto a tutta la famiglia.
La gestione dell’oasi è a cura del WWF Irpinia, sulla base di una convenzione con il Comune di Senerchia. L’oasi rientra nel Parco regionale dei Monti Picentini, uno dei più grandi parchi naturalistici della Campania, nonché uno dei più importanti bacini idrici dell’Italia meridionale.
Dal 2015, inoltre, l’offerta dell’oasi si arricchisce di un altro affascinante sentiero, quello della “Grotta Profunnata”, progettato su un’antica mulattiera, di media difficoltà, con un’area pic-nic intermedia e la meta finale a 955 metri con la bellissima Grotta Profunnata, consigliata ad escursionisti esperti e accessibile solo con attrezzatura speleologica.
Da non perdere, in zona, il caratteristico borgo medievale di Quaglietta (frazione di Calabritto) e le sorgenti del Sele a Caposele.
Per informazioni sull’Oasi: 331 96 63 717 – 331 93 81 978
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foto di Gianfranco Adduci